Quanto deve mangiare un gatto sterilizzato?
I gatti sterilizzati hanno esigenze alimentari specifiche: il loro appetito aumenta, ma spesso diminuisce la loro voglia di fare attività fisica.
Molti gatti nelle nostre case sono sterilizzati. Spesso lo sono i gatti presi in adozione da gattili e rifugi, dove la castrazione è considerata essenziale per contrastare il randagismo.
La sterilizzazione è un’operazione di routine negli ambulatori veterinari. Nelle femmine avviene per asportazione delle ovaie (e in alcuni casi anche dell’utero e della cervice) con un intervento intraddominale chiamato ovariectomia, mentre per i maschi consiste soprattutto nell’asportazione dei testicoli (orchiectomia), un intervento di castrazione meno invasivo, meno costoso e con una ripresa post-operatoria più rapida.
Vediamo le conseguenze di questa operazione e come aiutare i nostri gatti ad affrontare questo cambiamento fisico e ormonale.
Sterilizzazione del gatto: cosa cambia dopo?
Il gatto sterilizzato perde lo stimolo sessuale per la riproduzione. Le conseguenze più evidenti sono:
- Per le femmine, la cessazione dei calori e dei relativi miagolii di richiamo
- Per i maschi, la cessazione della marcatura verticale e il disinteresse ad allontanarsi dal proprio territorio per seguire i richiami delle gatte in calore
- In generale, una maggiore stabilità emotiva e un minor rischio di fuga che espone spesso i gatti a numerosi pericoli sulla strada o al rischio di contrarre malattie gravi come la Fiv e la FeLV
L’asportazione degli organi riproduttivi ha un impatto anche a livello ormonale che si manifesta con un maggior appetito del gatto e una maggiore sedentarietà. In mancanza di un’alimentazione corretta e attenta alle nuove esigenze del gatto sterilizzato, questo potrebbe andare incontro ad un aumento di peso, dannoso per la sua salute.
Cosa può mangiare un gatto sterilizzato?
Se al gatto sterilizzato aumenta l’appetito, ma diminuisce la voglia di fare attività fisica, allora dovremo prestare maggiore attenzione al contenuto calorico della sua ciotola.
Mediamente un gatto sterilizzato necessita del 20% di apporto calorico in meno rispetto a prima dell’operazione.
Cibo umido e secco andrebbero somministrati in modo bilanciato per far sì che al micio non manchi il giusto apporto di proteine animali (il gatto è carnivoro), fibre e acqua.
La quantità di cibo da mettere in ciotola dipende dalle abitudini del vostro gatto: se è un gatto attivo, che nonostante la sterilizzazione continua a correre per i prati o sui tetti e ad arrampicarsi dove vuole, il suo fabbisogno energetico sarà necessariamente superiore rispetto al micio che ama dormire, tutto il giorno, raggomitolato tra coperte e cuscini.
In commercio esistono alimenti specifici per i gatti sterilizzati, ideati tenendo conto delle loro particolari esigenze nutrizionali, come Hom Special Coating Crocchette glassate per gatti sterilizzati. Questo prodotto è realizzato con il metodo di cottura ad estrusione selettiva delle crocchette, che consente di cuocere ogni ingrediente alle giuste temperature e nel rispetto dei nutrienti. In particolare, la glassatura ne garantisce l’appetibilità e una migliore digeribilità.
Le crocchette glassate non sono dolci! Scopri cos’è la glassatura delle crocchette cliccando qui.
Attenzione all’idratazione!
Benché estremamente pratica, un’alimentazione a base di solo cibo secco non è possibile per i gatti, perché potrebbero andare incontro a gravi problemi di salute, soprattutto renali. Pertanto, è importante integrare la dieta a base di crocchette con delle porzioni misurate di cibo umido per gatti.
Una buona alimentazione umida, oltre a garantire la presenza delle proteine animali in forma predominante, è fondamentale per mantenere ottimali livelli di idratazione nel gatto.
Il gatto sterilizzato può risultare più sensibile a problemi come calcoli o cistiti, se a questo sommiamo una scarsa idratazione ecco che il micio potrebbe andare incontro a fastidiosi disturbi.
Il gatto non ama bere, a volte sembra quasi dimenticarsene, ma per il suo benessere è importante stimolarlo e garantirgli in ciotola, almeno una volta al giorno, una porzione di umido (che contiene naturalmente acqua al suo interno).
Come stimolare il gatto a fare attività?
Se il vostro gatto vive in casa e dopo la sterilizzazione non è più attivo come prima, provate a stimolarlo con giochi che stuzzichino il suo innato istinto da cacciatore.
Potreste divertire il micio sterilizzato simulando una caccia dentro casa. No, non dovrete portare un topo vivo nel vostro appartamento! Potreste, però, distribuire la pappa in diverse zone della casa, in modo che il vostro gatto sia costretto ad “andare a caccia” delle sue crocchette: alcune potrebbero essere messe sopra i mobili o in angoli difficili da raggiungere, così da stimolare il micio ad andare in esplorazione.
Se non amate l’idea di nascondere crocchette in giro per casa, in commercio potete trovare diversi giochi di ingegno, appositamente ideati per i nostri amati pet, utili ad impegnarli nella conquista delle loro crocchette.