La dermatite alimentare raccontata da Birbi
Ciao, mi chiamo Birbi.
Tutto è cominciato da un prurito sul collo. A volte mi grattavo così forte che mi graffiavo il padiglione auricolare e mi facevo dei segni profondi. Vedendomi in quello stato, il mio umano-da-compagnia si è molto preoccupato. Ha insinuato che potessi avere le pulci.
Io? Le pulci? Ma stiamo scherzando?
Gliel’ho detto ma (come sempre accade con gli umani da compagnia) fanno finta di non capire. Mi ha fatto una fiala di antiparassitario, mi ha messo un collarino antipulci e mi ha detto: ‘vai per la tua strada’. Inutile dire che, dopo qualche giorno, sono tornata a grattarmi forsennatamente… Anche più di prima! Il prurito è davvero una cosa che mi manda ai matti! Oltre al fastidio nell’orecchio, ho cominciato a perdere puntini bianchi dal pelo. L’umano ha detto che si chiama ‘forfora’. Allora l’ho guardato dritto negli occhi e gli ho detto: ‘Fammi vedere da qualcuno che ci capisce qualcosa, per favore, sono abbastanza stufa del tuo fai-da-te. Non stiamo scherzando, stiamo parlando del mio bellissimo pelo!’
L'umano non-da-compagnia che aiuta i gatti e vive in quel posto tutto azzurro, dove ci sono sempre altri quadrupedi (più o meno isterici come quei cani tutti ricci e cotonati, o gatti vecchietti che non si ricordano mai che mi hanno già soffiato altre volte), mi ha visitato attentamente. Me ne compiaccio.
Ha detto al mio umano da compagnia che ho la DERMATITE. Probabilmente i pranzetti che mette nella mia ciotola non sono adatti al mio organismo o sono di bassa qualità. L'intestino è tra le sedi principali del sistema immunitario che ha reagito in maniera estrema agli allergeni contenuti nella pappa (ho scoperto che alcuni alimenti sono prodotti tritando scarti di animale come zoccoli, becco, piume e molto altro! Bleha!) tanto da reputare la mia stessa pelle un nemico. Questo ha causato irritazione, croste e forfora.
Dice che è un problema molto diffuso in noi mici.
L’umano non-da-compagnia, ha suggerito al mio umano di farmi seguire una dieta ad esclusione. Ho storto un po’ i baffi quando ho sentito la parola dieta, io sono in perfetta forma fisica e non ho bisogno di perdere peso.
Da lì a qualche giorno avrei capito cosa vuol dire dieta ad esclusione. Significa somministrare alimenti di altissima qualità a base di proteine nobili (i re delle galline, le regine dei cinghiali, i principi dei canguri...) o di origine animale che non ho mai gustato prima. Questo serve per rimettere in equilibrio il mio sistema immunitario, responsabile della reazione allergica e migliorare la mia digestione.
Devo ammettere che i primi giorni è stata una sofferenza! Non amo i gusti nuovi e alcuni erano davvero disgustosi... Sono stati un paio di mesi difficili ma dopo aver provato tanti cibi diversi ed in particolare ipoallergenici, la mia pancia è tornata alla normalità. Il mio pelo era di nuovo folto, lucido e resistente senza quell'orribile forfora! Anche se ero un po' titubante nel tornare ad un'alimentazione normale, devo ammettere che il mio umano-da-compagnia ha scoperto una bella novità: HOM Original al maiale. E' un'alimentazione deliziosa, facile da masticare e mi ha saziata subito! L'esperienza con la dermatite mi ha insegnato alcune cose importanti:
- Il prurito non è mai da sottovalutare
- Il consiglio dell’umano-non-da-compagnia, che loro chiamano veterinario, è sempre quello che vale di più
- Cibo sano per un micio sano (e soddisfatto)
- Se la dieta è bilanciata e di alta qualità fin dal principio, si vedrà meno volte l'umano-non-da-compagnia!