L’obesità nel cane raccontata da Gold
Ciao, mi chiamo Gold,sono un Golden Retriever di quasi tre anni che ha sofferto di obesità. Anche se adesso mi sento molto meglio e sono tornato nel mio peso forma, non è stato un percorso facile ma, grazie anche al sostegno del mio umano, abbiamo migliorato le nostre vite! Fin da cucciolo ho sempre avuto un sano appetito: ero il primo che andava ad attaccarsi alla tetta della mamma e si staccava solo quando lei, esausta mi scrollava via. Quando sono stato svezzato mi lanciavo letteralmente nella ciotola ed alzavo la testa per prendere fiato solo quando ero ad un passo dal soffocamento!
Quando ho ricevuto la chiamata (quando un umano ti sceglie per passare la vita insieme) e sono stato separato da mamma, fratellini e sorelline, ho sofferto un po’... Ma sapevo che così era la vita! Finalmente avevo una missione: un umano da proteggere tutta la vita!
I primi tempi non furono per niente facili. Il mio protetto viveva in una casa senza giardino (cosa a cui non ero abituato, ero cresciuto in campagna). Spesso mi lasciava da solo, durante il giorno. Solo dopo avrei imparato che gli umani passano molto tempo in un posto che chiamano LAVORO, ma da cucciolo lo stare da solo mi terrorizzava. Facevo la pipì fuori dalle traversine e mi gettavo a capofitto sulla ciotola, un po’ per dare un calcio alla noia (con la pancia piena si dorme meglio e di più) un po’ perché meno mi muovevo, meno avevo voglia di muovermi dal divano. Crescendo mi accorsi che, maggiore era il tempo che il mio umano passava fuori casa senza la mia protezione, più crocchette mi venivano lasciate. Con vergogna ammetto che per una manciata di crocchette in più avrei fatto di tutto! A volte stavo mezz'ora a fare gli occhi dolci quando il mio umano era a casa solo per avere un paio di premietti succosi… Un giorno, scendendo le scale che portano fuori da casa, mi inciampai. Presi una brutta storta e non riuscì a camminare bene.
Il mio umano, preoccupato, mi portò da una figura che non avevo mai visto: l’umano con la camicia bianca. Questo umano mi controllò la zampa ma sembrò soprattutto preoccupato per la mia… ciccia! Disse che, se non tornavo al più presto in forma rischiavo di ammalarmi di diabete mellito. Anche se la zampa non era rotta, il peso poteva influire sulla mia guarigione ed era necessario mettermi a dieta subito.
Tornati a casa, passai due settimane d’inferno. Il mio umano dimezzò le dose giornaliera delle mie crocchette. Sapevo che lo faceva per il mio bene, ma la sensazione di fame mi faceva impazzire: cominciare a rosicchiare sedie, divani, distrussi cuscini, rosicchiai tappeti e bottiglie finché, esasperato, il mio umano non mi riportò dal quello con il camice bianco. La mia zampa sembrava migliorare lentamente ma, sapendo che la mia razione di pappa era stata drasticamente dimezzata, l'umano con la camicia bianca sgridò il mio umano. Disse che così facendo rischiavo malattia renale o disturbi epatici: la dieta andava fatta come aveva chiesto lui, diminuendo piano piano la dose giornaliera per non shoccare il mio corpo.
Disse inoltre che solo la dieta poteva fare poco: dovevo muovermi e fare ginnastica. Il mio umano prese la cosa molto seriamente e, ogni sera, quando tornava da quel posto chiamato LAVORO, mi portava al parco. All’inizio non ero entusiasta della cosa. Era più facile stare sul divano e mangiare che scendere le scale e camminare a lungo. La mia pigrizia era diventata un'abitudine, anche se questa abitudine era una dannosa e una vera noia!
Con il passare dei giorni le nostre uscite diventarono più divertenti. All’inizio anche il mio umano era a disagio nel portare a spasso un cane grasso come me (anche io mi vergognavo come un ladro di galline!) ma poi cominciammo a giocare e passeggiare, e incontrare altri cani ed altri umani senza vergogna. Quando faceva bello ed eravamo al parco, il mio umano aveva l’abitudine di perdere una pallina, lanciandola lontano, ed era mio compito trovarla, prenderla e riportargliela. Poteva perdere quella pallina anche venti volte di fila! A volte gli umani sono proprio strani…Le uscite diventano ogni giorno più divertenti anche perché abbiamo incontrato una femmina umana al parco ed ogni tanto lei si ferma a casa nostra. Va molto d’accordo con il mio umano e a me sta molto simpatica (qualche volta mi porta una carota o una mela da rosicchiare!).
Nel giro di sei mesi, tra dieta, movimento e coccole, sono tornato in forma e l’umano con la camicia mi ha fatto i suoi complimenti! Adesso sono tornato ad un’alimentazione sana e controllata. Il mio umano ha scelto delle crocchette Light & Senior, anche se ho solo 3 anni. Le crocchette Senior sono appositamente studiate per le esigenze dei cani anziani o dei cani che devono tenere sotto controllo il peso (come me che dovrò farlo per tutta la vita). Hanno ottimi livelli di proteine ma un apporto di grassi più controllato per evitare di farmi mettere su troppa ciccia!
Ho quindi imparato che:
- Mangiare bene non vuol dire mangiare tanto
- Con l'obesità non si scherza!
- L’obesità porta al diabete
- Essere grassi non vuol dire essere sani
- L’obesità può portare a peggiorare infiammazioni articolari o alle ossa
- Un cane grasso è un cane con poca energia
- Camminare, giocare ed uscire di casa fa bene agli umani come a noi cani!
- Un umano che ci ama sa quando smettere di viziarci
- Abitudini sane portano ad una vita FELICE!