Allergie e intolleranze alimentari nel cane e nel gatto: cause e rimedi
L’incidenza di allergie alimentari nel cane e nel gatto sembra siano in costante aumento, ma come riconoscere un’allergia da un’intolleranza alimentare?
Troppo spesso comuni disturbi gastrointestinali e dermatiti vengono associati all’alimentazione del cane e del gatto, ma è bene rivolgersi al veterinario di fiducia per verificare la corretta origine di un disturbo, evitando le soluzioni fai da te che potrebbero compromettere un’alimentazione sana e bilanciata.
Allergie e intolleranze alimentari sono diverse?
Sì! Allergie alimentari e intolleranze non sono la stessa cosa. La principale differenza tra questi due disturbi è data dalla risposta del sistema immunitario.
Entrambi questi disturbi sono definiti “reazioni avverse al cibo” (RAC), ma solo nel caso dell’ipersensibilità alimentare, cioè delle allergie alimentari, è coinvolto il sistema immunitario, mentre nelle intolleranze alimentari si realizzano delle risposte anomale dell’organismo, senza il coinvolgimento degli anticorpi.
Esistono diversi tipi di allergie alimentari?
Le allergie alimentari sono di due tipi:
- Ipersensibilità alimentare di TIPO 1 (comunemente nota come allergia alimentare). Il sistema immunitario risponde in modo anomalo al contatto con l’allergene. In questo caso è ininfluente la quantità di cibo ingerita: anche una piccola quantità può causare reazioni avverse di grave entità.
- Ipersensibilità alimentare di TIPO 3 o reazione da immunocomplessi. In questo caso è l’accumulo degli immunocomplessi nell’organismo del pet a causare una reazione immunitaria locale. Solitamente la reazione avversa si manifesta con episodi di prurito e/o diarrea.
Intolleranze alimentari: quali sono e come si presentano?
Le intolleranze alimentari, cioè le reazioni avverse al cibo in cui il sistema immunitario non reagisce come risposta specifica ad un antigene, possono essere di 4 tipi:
1. Reazione enzimatica o metabolica
È causata dall'incapacità dell'organismo di metabolizzare alcune sostanze (es. intolleranza al lattosio). La sintomatologia sarà prevalentemente gastro-intestinale, caratterizzata da:- tensione addominale
- meteorismo
- diarrea secondaria
- fermentazioni anomale a livello di intestino
Le cause principali di questa intolleranza possono essere la scarsa digeribilità degli ingredienti.
La qualità delle proteine utilizzate nella preparazione degli alimenti per i pet è importante quanto la scelta del giusto metodo di cottura. Gli additivi e coloranti, nelle produzioni industriali, possono essere una delle cause di questi disturbi, così come un eccesso di fibre o amidi (soprattutto per il gatto).
2. Reazioni avverse farmacologiche
La più diffusa è la reazione all'Istamina, che si sviluppa nel pesce mal conservato, può dar luogo ad una manifestazione simil-allergica.
3. Idiosincrasie alimentari
In questo caso la reazione avversa al cibo nel cane o nel gatto può dare una risposta molto simile ad una allergia alimentare, con sintomi sovrapponibili. Difficile da diagnosticare, perché non se ne conosce la causa esatta. Non coinvolgendo il sistema immunitario non è identificabile tramite test specifici per le allergie. Si ritiene che il problema sia di natura genetica.
4. Intossicazioni alimentari
L'intossicazione può derivare sia da sostanze presenti in natura (quali aliaceae, teobromini, caffeina, uva e uvetta o funghi) sia da contaminazione.
I cereali sono responsabili di allergie o intolleranze alimentari?
Non esiste un vero fondamento scientifico nel sostenere che le formulazioni gluten-free o grain-free siano più salutari di altre nell’alimentazione del cane o del gatto. La celiachia, o intolleranza al glutine, ad esempio, riveste un ruolo marginale nelle reazioni avverse al cibo di cane e gatto.
La decisione di escludere totalmente i cereali e il glutine dall’alimentazione del pet ha un senso solamente nell’ottica di una dieta privativa, da effettuarsi esclusivamente su indicazione veterinaria.
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La dieta è il miglior approccio terapeutico
Soprattutto quando i sintomi sono di natura gastroenterica, il passaggio ad una dieta con alimenti “nuovi”, cioè mai ingeriti dall’animale, si rivela essere la soluzione più efficace.
La nuova dieta dev’essere realizzata su indicazione del veterinario di fiducia. Solitamente l’approccio è quello di modificare la dieta del cane o del gatto con alimenti monoproteici, che siano altamente digeribili e con l’interferenza di altri ingredienti non essenziali (quali additivi o appetibilizzanti) ridotti al minimo se non del tutto eliminati.
Le preparazioni casalinghe hanno spesso successo, ma se non avete tempo e modo di occuparvene sappiate che in commercio esistono prodotti freschi come fatti in casa che potrebbero incontrare le vostre esigenze.